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COME DETRARRE GLI INTERESSI PASSIVI DEL MUTUO

Molto spesso, per comprare una casa si ricorre al mutuo, ovvero un prestito erogato da un istituto di credito, che verrà ripagato attraverso rateizzazioni mensili, solitamente per durata 10, 20 o 30 anni. Sulla cifra richiesta verranno applicati i cosiddetti interessi passivi. Vediamo cosa sono e come detrarli.

✅ Ogni rata mensile di mutuo è composta in parte della somma da restituire e in parte dagli interessi maturati nei confronti della banca, nella percentuale determinata dal tasso stipulato nel contratto di prestito (interessi passivi). Per agevolare il debitore, il Fisco ha previsto che gli interessi passivi possano essere detratti.

✅ Quando si acquista un immobile da destinare a uso abitativo/prima casa, è possibile richiedere nei successivi 12 mesi una detrazione d’imposta sugli interessi passivi e sugli oneri accessori, pari al 19%, con soglia massima di 4.000 euro.

✅ È possibile richiedere la detrazione degli interessi passivi anche per l’acquisto di seconde case, se il mutuo è antecedente al 1993, data di effettivo vigore della nuova legge in merito alla Prima Casa (il limite massimo di detrazione con di euro 2065,83). Per i contratti di mutuo stipulati tra il 1991 e il 1992, la detrazione vale soltanto se l’immobile non è stato dato in affitto e ha mantenuto dunque la caratteristica di “seconda casa” di proprietà non a reddito.

✅ La legge prevede che si possano detrarre anche gli interessi sui mutui agrari solo in base al valore dei dati del Catasto sui beni oggetto dell’acquisto: se il calcolo del valore catastale dell’immobile supera il reddito domenicale che si ricava dai terreni nel territorio statale e dunque iscritti al Catasto, e quello agrario determinato dall’entrata relativa al capitale d’esercizio, non sarà ammissibile la richiesta di detrazione.